Tecniche di Rilassamento
Il rilassamento è uno stato del corpo e della mente in cui vi è assenza di tensione; in psicoterapia è anche una tecnica insegnata per proteggere dallo stress.
Chi impara a rilassarsi impara in un certo senso a controllare il proprio livello di attivazione fisiologica; quest’ultima consiste in una tensione generalizzata percepita come contrazione muscolare, tachipnea (cioè alta frequenza respiratoria, spesso percepita come “fiato corto”), senso di allerta, movimenti spesso frenetici, senso di confusione e/o flusso di pensieri veloce.
Esistono diverse modalità per raggiungere il rilassamento, e sta al terapeuta in collaborazione col paziente trovare quella che gli calzi a pennello. Possiamo comunque dividere le tecniche di rilassamento in due macrocategorie (che possono anche intersecarsi): tecniche che agiscono attraverso la cognizione, per arrivare comunque a un rilassamento anche corporeo, e tecniche prettamente fisiche, che hanno un’incidenza anche nel calmare la mente.
Soprattutto quando si utilizza una tecnica che agisce sul soma, un ulteriore benefico effetto che si ottiene è quello di aumentare la consapevolezza del proprio corpo: questo è particolarmente importante perché, nel caso di sintomi psicosomatici (es.: cefalee muscolo-tensive, dolori gastrointestinali ecc… ) o anche di attacchi d’ansia/di panico, permetterà alla persona di prevenire anziché curare, cioè di rendersi conto precocemente della presenza di una tensione muscolare che, potenzialmente, porterebbe al sintomo, e poterla così sciogliere attraverso gli esercizi appresi.
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