Mr Attacco di Panico

Se ne sente parlare molto, e talvolta in modo inappropriato: ecco allora una facile guida con cui riconoscere il poco gradito “Signor Attacco di Panico”.

Le prime crisi di attacchi di panico

A scatenare le prime crisi possono essere lo stress o un fatto molto doloroso come un lutto, un incidente o una separazione, talvolta anche una serie di emozioni intense: ciò manda in tilt il nostro equilibrio. E così la mente comincia a reagire in modo esagerato a qualsiasi pericolo, anche il più piccolo. Per questo oggi gli attacchi di panico vengono curati soprattutto con la psicoterapia, ma anche con nuovi farmaci, capaci di controllare proprio le reazioni del nostro cervello.
I sintomi di un attacco sono quasi sempre gli stessi. Inizia con un improvviso senso di oppressione e di soffocamento, poi il cuore comincia a battere fortissimo, si suda e si comincia a tremare. Infine arriva il terrore: senza alcun motivo, si prova un’invincibile paura di svenire e poi di  morire. Il tutto dura circa un’ora, poi passa: ma lascia esausti e senza forze.
In Italia tre persone su cento soffrono di attacchi di panico. Ciò significa che nel nostro Paese, i malati sono almeno un milione e mezzo. E le donne sono in numero doppio rispetto agli uomini.

I sintomi

I sintomi  premonitori dell’attacco di panico, come detto, appaiono improvvisamente, senza alcuna causa apparente e  possono includere:

  • Aumento della frequenza cardiaca e/o palpitazioni
  • Sudorazione
  • Dolori al petto
  • Vertigini, stordimento, nausea
  • Difficoltà di respirazione (dispnea)
  • Sensazioni di sogno o distorsione percettiva (derealizzazione)
  • Dissociazione, la percezione che non si è connessi al corpo o perfino che si è disconnessi dal tempo e dallo spazio (depersonalizzazione)
  • Terrore, una sensazione che qualcosa di inimmaginabilmente orribile sta per succedere e si è impotenti per prevenirlo
  • Pensieri: paura di perdere il controllo e fare qualcosa di imbarazzante o di diventare matti
  • Sensazione di morte imminente
  • Pianto
  • Sensazioni di rivissuto (deja-vu)

Non è semplice capire subito che a scatenare questi attacchi è un problema psicologico. Molti pensano di essere colpiti da una crisi cardiaca o di asma. Anche i medici possono sbagliare: uno studio americano ha stabilito che un malato di attacchi di panico viene visitato, in media, da almeno sei specialisti prima di riuscire ad avere la diagnosi giusta. E questo significa che, nella grande maggioranza dei casi, si viene curati troppo tardi. Se non si interviene subito, infatti, tenere la situazione sotto controllo diventa molto difficile. Dopo le prime crisi scatta la cosiddetta ansia anticipatoria, cioè si ha continuamente paura che l’attacco si ripeta. Per questo si evitano le situazioni, o i luoghi, in cui si è già stati male. Diventa impossibile salire sui tram, sui treni, sulle auto. O anche entrare in ascensore. Nei casi più gravi, la sola idea di uscire di casa scatena un attacco.

(art: “The Glass House”, 1939 by Rene Magritte – da Courtesy of www.ReneMagritte.org)

Condividi su:Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedInEmail this to someonePrint this page

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.