Le 4 aree (potenzialmente) problematiche dell’adolescenza

“L’adolescente, e il suo desiderio di essere contemporaneamente come tutti gli altri e come nessun altro.”
(Jacques Drillon)

La sessualità

Compaiono i caratteri sessuali secondari e si raggiunge la maturità riproduttiva. Per alcuni può essere sconvolgente perché si sentono impreparati e impotenti di fronte all’esplosione del loro corpo, un corpo che spaventa, ma incuriosisce; si vuole conoscerlo, esplorarlo, e la masturbazione è molto praticata, soprattutto tra i maschi. Per alcuni adolescenti si pone il problema della propria sessualità: si può avere il timore di non essere “normali”, di essere omosessuali o incapaci di avere rapporti sessuali. Più avanti assume maggiore rilevanza la figura del “fidanzato”, con cui si possono avere le prime esperienze, dettate più dal desiderio di provare qualcosa che dal vero sentimento: per questo motivo i primi rapporti possono essere sconvolgenti o deludenti. Essere pronti fisicamente non vuol dire necessariamente esserlo anche mentalmente.

Le amicizie

In questo periodo della vita diventano fondamentali gli amici, che diventano dei confidenti e delle persone con cui confrontarsi. Si sente inoltre l’esigenza di fare parte di un gruppo di coetanei con cui trascorrere il tempo libero, condividere interessi, confrontarsi: è in questa fascia d’età che nascono i gruppi informali, cioè quei gruppi che non sono gestiti da adulti e non hanno particolari finalità. Fare parte di un gruppo rafforza la propria autostima, conferisce un’identità e senso di appartenenza, ma a volte comporta anche aspetti negativi: protetti dal gruppo ci si sente forti e si possono commettere azioni sconsiderate, dettate da sensazioni di onnipotenza, o si possono assumere comportamenti contrari ai propri principi per la paura di contraddire il gruppo e rimanere soli.

La famiglia

I cambiamenti che interessano l’adolescente si ripercuotono all’interno del contesto familiare. Il ragazzo in questo periodo ha due esigenze tra loro contrastanti: da un lato sente il bisogno di essere protetto dalla famiglia di origine e vorrebbe restare bambino, dall’altro vuole differenziarsi e acquisire autonomia. La famiglia si sente a disagio, si domanda quale sia la cosa giusta da fare. I genitori sanno che il loro figlio sta diventando grande, ma possono essere riluttanti ad ammetterlo, possono essere preoccupati e spaventati. Spesso i genitori di un figlio adolescente vivono un grande stress e può capitare che il matrimonio vada in crisi… D’altronde l’adolescente non aiuta l’armonia famigliare: è sempre alla ricerca del conflitto, mette in discussione idee e valori genitoriali; tuttavia ciò permette al ragazzo di conoscersi meglio, di confrontare le sue idee e imparare alcune abilità sociali (capacità di ascolto, comunicazione, ecc…).

L’identità

L’adolescenza è caratterizzata anche dalla definizione dell’identità: il ragazzo abbandona il concetto di sé costruito sull’opinione dei genitori per sostituirlo ad una considerazione di sé derivata dai giudizi dei coetanei, e assumono importanza fondamentale l’aspetto fisico, l’attrazione sessuale e l’intelligenza; se l’adolescente si sente valutato negativamente in alcuni di questi settori reagisce inevitabilmente con ansia, frustrazione o, a volte, aggressività e oppositività.

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