Panico da traffico

Sono in aumento gli attacchi di panico alla guida, all’improvviso, in mezzo al traffico. I pazienti raccontano che, in auto, avvertono arrivare senza segni riconoscibili una paura inspiegabile che blocca le capacità di guida: i riflessi si appannano e sembra di perdere il controllo di se stessi.

E’ più frequente in autostrada in mezzo ad automezzi pesanti e sulla corsia centrale, laddove si possa avere l’impressione di essere bloccati e di non avere vie d’uscita che consentano un controllo delle proprie volontà. Analogamente si può scatenare prima o durante un percorso in galleria, maggiormente se la galleria è lunga e non si veda l’uscita. Le forze sembrano mancare con conseguente paura del pericolo imminente per sé e per gli altri, e l’unica cosa che  si vorrebbe fare è cedere il volante ad un altro autista. Il panico del traffico può iniziare anche giorni prima dei viaggi, o appena ci si mette alla guida.

Un consiglio pratico è quello di mettersi, in autostrada, sulla corsia di destra a minore velocità: questo consente di controllare una via di fuga (sosta di emergenza, motel, piazzole) e quindi di avere la sensazione di una maggiore tranquillità. Altro consiglio è quello di sorseggiare una bottiglietta d’acqua,in modo da calmare l’arsura e distrarre l’attenzione. Inoltre può essere utile masticare chewing-gum, per fare movimenti ritmici che consentano di bruciare l’adrenalina.

Terapie su misura

Se viene diagnosticato e curato efficacemente però, questo disturbo è curabilissimo. Se il vostro medico non ha trovato alcuna malattia e i sintomi si ripetono, chiedete aiuto ad uno psicoterapeuta. O ai centri ospedalieri per la cura dei disturbi d’ansia. Nella maggior parte dei casi è efficace una “terapia integrata” che prevede l’uso di farmaci ma anche un aiuto psicologico. Le prime sedute servono soprattutto per conoscere meglio gli attacchi. Il paziente impara a individuare i sintomi e a tenerli sotto controllo con semplici tecniche di rilassamento. Ma lo psicoterapeuta aiuta anche a spezzare il circolo vizioso dell’ansia e a capire che non esistono legami tra  i posti che si frequenta e la malattia. In questo modo, dopo qualche tempo, il malato sa controllare meglio le crisi e può ricominciare gradualmente a fare una vita normale.

Ecco cosa fare subito.
Come bisogna comportarsi se arriva un attacco  di panico?
Ecco alcuni consigli pratici degli specialisti:

*Durante la crisi, il corpo produce adrenalina. Per bruciarla camminate, o fate  esercizio fisico. Oppure tendete e rilassate i muscoli delle braccia, delle cosce, gli addominali, i pettorali, le mascelle.

*Respirate in modo profondo e ben ritmato (lentamente)

*Contate, cantate, parlate ad alta voce o leggete: è un buon metodo per evitare di concentrarsi troppo sulla paura.

*Distraete il cervello, focalizzando l’attenzione su altri pensieri più forti, di maggiore piacere e/o di maggiore impatto (ricordi, fantasie anche sessuali, progetti imminenti, problemi familiari…)

(articolo tratto da www.italiasalute.it)

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